Training

Nel contesto industriale, gli addetti ai macchinari di una certa pericolosità sono istruiti sul loro utilizzo, prima di poter accedere a manovrarli. Lo stesso non si può dire del privato cittadino che ottiene la Licenza di Porto d’Armi, che gli permette di acquistare un’arma da fuoco per diletto o anche per Difesa Personale o Abitativa.

Dove e come potersi addestrare all’utilizzo dell’arma da fuoco acquistata? Uno strumento letale che egli non conosce bene, oppure per niente, non avendone mai maneggiata una. Dal punto di vista istituzionale un primo “addestramento” gli è già stato impartito, presso il Poligono di Tiro a Segno: un iter necessario a conseguire la Licenza che gli permetterà di acquistare armi da fuoco e portarle o trasportarle fino ad una struttura di tiro.

L’addestramento che impartiscono gli Istruttori del Tiro a Segno consiste, nella maggior parte dei casi, nel constatare che l’allievo riesca a “mandare in sagoma” un certo numero di colpi e che non punti l’arma carica all’esterno della postazione di tiro. Del resto, questo è richiesto al tiratore sportivo ed è anche vero che l’“addestramento” avviene in una struttura sportiva.

Perché stupirsene? Vada per il tiro, che comunque ancora può avvenire con una pistola in calibro .22lr e non con l’arma corta che si intende acquistare, ma il maneggio dell’arma? Il titolare di Porto d’Armi maneggerà l’arma nei luoghi e le situazioni più disparate, in presenza di altri e, naturalmente, in caso di grave minaccia, la impugnerà per difendersi.

E’ prevista una fase info-formativa su dette occorrenze? No. Il cittadino che sente la necessità di imparare di più, dopo altre vane visite al Poligono di Tiro a Segno, decide di iscriversi ad una delle specialità del Tiro Dinamico Sportivo. Dopo qualche tempo avrà una migliore padronanza dell’arma e seguirà Regole di Sicurezza più severe, nel campo di tiro. Fuori da esso e nelle succitate occorrenze, invece, non avrà direttive certe su come comportarsi. Ma sa colpire sagome di carta con precisione e celerità. E’ sufficiente?

Purtroppo, ciò non basta né per maneggiare l’arma in piena Sicurezza, né per potersi difendere efficacemente con le armi da fuoco, in virtù del fatto che il Tiro Sportivo è Tiro Attivo. La realtà impone che l’addestramento alla Difesa Armata sia impartito secondo le direttive del Tiro Reattivo. L’elemento fondamentale del Tiro Reattivo è costituito dalla presenza del Bersaglio Armato, che assume il primo piano in tutti gli esercizi di tiro e instilla nel praticante la consapevolezza di essere egli stesso un Bersaglio Armato.

Di conseguenza, tutte le Tecniche di Tiro e le Tattiche Difensive praticate nel Tiro Reattivo posseggono tre costanti: la rapidità di esecuzione, l’utilizzo appropriato del Riparo e la dinamicità dell’azione. Il concetto del Bersaglio Armato sarà sempre presente e influenzerà ogni Tecnica Difensiva. Una massima del Tiro Dinamico Operativo® spiega bene che cos’è il Tiro Reattivo.

“Il Tiro è parte delle Tattiche Difensive e non la Tattica. Il Tiro serve per colpire il bersaglio, le Tattiche Difensive servono per non farsi colpire dal Bersaglio Armato.”

Quindi, per addestramento non si deve intendere il solo tiro. C’è molto più lavoro che va fatto se si vogliono apprendere le basi della Difesa Personale con le armi da fuoco. Come già scritto sopra e altrove, il Maneggio in Sicurezza delle armi da fuoco è di vitale importanza. Ma, oltre alle manipolazioni che devo fare con l’arma, è importante avere conoscenze specifiche sul rapporto che devo avere con l’arma, a seconda che questa debba essere usata per Difesa Personale e/o Abitativa.

E’ importante sapere dove portare l’arma indosso (Porto Tattico) e in che modo approntarla perché possa essere più o meno pronta al fuoco (Porto Operativo), dove conservarla nell’abitazione nei diversi periodi della giornata, come trasportare armi e munizioni nell’auto, come sapere caricare e scaricare un’arma in tutta Sicurezza e come controllarne lo stato, come risolvere i diversi inceppamenti, come disporre l’equipaggiamento e gli accessori, come muoversi con l’arma impugnata o imbracciata e via dicendo.

In questo contesto il fai da te e il sentito dire diventano molto pericolosi. Ciò che serve sono nozioni di base sicure e comprovate, alle quali poi attingere per far sì che alla conoscenza segua l’apprendimento vero e proprio. Quest’ultimo avviene prima in aula e dopo nella struttura di tiro, ma continua in seguito con voi mentre portate o trasportate l’arma, in tragitto, a lavoro o a casa. Il Training è la reiterazione delle nozioni e dei movimenti appresi: costa sudore ma infonde Sicurezza. Quella Sicurezza che porterete con voi, ovunque vi troviate.

Un valore aggiunto che si ottiene avendo partecipato a uno dei miei Corsi è il Training gratuito (eccettuate le spese vive) che vi sarà fornito mensilmente, in una delle strutture di tiro della Lombardia. L’abbonamento annuale costa una manciata di Euro ed è il modo migliore per continuare l’addestramento, che non finisce con il Corso, bensì inizia con un programma accurato e realistico che ha come scopo il mantenimento e il miglioramento delle Tecniche apprese durante il Corso. Da considerare con assoluta serenità!


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